Stiamo vivendo un periodo di grandi difficoltà a livello sociale. Non mi soffermerò a lungo a parlare della causa di questo ma esso pone le sue radici nello stesso atteggiamento umano che molto probabilmente renderà più complicato di quanto potrebbe essere il periodo a cui andiamo incontro.
In effetti l’egoismo fa parte della natura umana e non vedo in esso un’accezione puramente negativa. L’egoista, in teoria, dovrebbe avere un atteggiamento mirato ad ottenere le migliori condizioni di vita, in primo luogo, per lui e per le persone a lui care. E’ proprio qui che nasce il malinteso in quanto la visione degli individui non è sufficientemente ampia da vedere oltre ciò che gli sta strettamente intorno.
Da questo presupposto iniziamo ad intravedere le due facce dell’egoismo. La più nota è quella dell’egoismo inconsapevole, essa si ha quando un individuo non si preoccupa di ciò che comportano le sue azioni credendo che se da esse lui trova vantaggio allora tutto va bene. Ma se ci soffermiamo a guardare con attenzione, di che vantaggio si tratta?! L’egoismo che porta a comportamenti di prevaricazione e sfruttamento degli altri in tutte le sue forme è figlio di una visione miope della realtà, difatti l’egoista inconsapevole crede che il suo benessere, ottenuto a discapito degli altri, sia un traguardo assolutamente positivo per la sua persona. Mi rattrista vedere l’abbaglio che taluni vivono. Non rendersi conto che mentre ci si arricchisce e riempie di agi in realtà ci si sta impoverendo di qualcosa che difficilmente si potrà recuperare. Spesso si sprofonda in un circolo vizioso che porta ad avere sempre più bisogno di qualcosa e a farsi sempre meno scrupoli nel cercare di ottenerla. L’uomo si abbrutisce nella continua ricerca di espansione e potere, diventando ogni giorno più avido e solo.
Qual’è allora l’altra faccia della medaglia? Un egoismo consapevole. Esso riesce a vedere che è bene avere una visione ampia delle situazioni che viviamo e soddisfare così i propri bisogni tenendo conto che nessun risultato è realmente costruttivo per il singolo se comporta in qualche modo la messa in atto di ingiustizie o prevaricazioni nell’altro.
Chiaramente parlare di egoismo consapevole è complesso, come lo sarebbe parlare di consapevolezza in senso generico. Esso è uno stato di coscienza, un’esperienza personale e, in quanto tale ogni tentativo di descriverlo sarebbe una lotta contro il vento. Come sempre è interessante osservare la natura per cercare di capire la realtà che spesso ci sfugge. A volte ci rattristiamo nel vedere situazioni di natura selvaggia molto crude, una leonessa che uccide un cucciolo di zebra per esempio. E chiaro che non è piacevole per la zebra essere mangiata ma questo evento è importante per mantenere un perpetuo equilibrio in uno specifico ecosistema. In questo senso da secoli l’uomo si ritiene al di sopra di questo ciclo e grazie alle sue capacità intellettive si sente libero di intervenire brutalmente su di esso cacciando animali per divertimento e abbattendo alberi per avere modo di espandersi più che può, proprio come un cancro.
E’ questo un evidente esempio di egoismo inconsapevole in quanto non riesce a vedere che un giorno non ci saranno più alberi da abbattere o animali da cacciare ma allora sarà troppo tardi per cambiare le cose.
L’egoista consapevole soddisfa liberamente i suoi bisogni senza creare danni, non perché pondera con attenzione le sue azioni, ma in quanto vive uno stato di coscienza che rende i suoi bisogni assolutamente in linea con il naturale scorrere degli eventi quindi possono essere soddisfatti senza comportare un “costo” maggiore rispetto al “guadagno”. La soddisfazione delle sue necessità arricchisce la totalità dell’universo con semplicità disarmante. Quindi, come sempre, l’invito è a ricercare un contatto profondo con la nostra essenza divina cercando di sintonizzarci alla sua frequenza in modo da diventare catalizzatori di Vera ricchezza per tutto il creato.
Vi abbraccio con l’augurio che ogni vostro gesto possa essere possa essere portatore di piccoli e meravigliosi miracoli.
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