Se osserviamo bene la nostra vita e fissiamo tutti i momenti più importanti, tutti gli eventi che hanno cambiato il corso della nostra esistenza, ci accorgeremo inevitabilmente che non abbiamo fatto niente affinché avvenissero. Semplicemente sono successi. Fuori da ogni programmazione o progetto, ci siamo trovati davanti ad un’esperienza che si è rivelata di importanza cruciale o ci ha permesso di mettere in discussione i nostri punti di vista o ancora ci ha scalzati da quella situazione comoda in cui stavamo stagnando.

Certo, è vero, a volte siamo stati messi in difficoltà, ma da quegli ostacoli abbiamo imparato a riconoscere la nostra forza; alcuni di questi magari stiamo ancora cercando di superarli, ma così è l’esistenza. Nelle ricerche mediche e tecnologiche vedo una tendenza dell’umano a cercare di eliminare l’imprevisto (sforzo peraltro inutile), proprio quel margine di sconosciuto che è lo strumento attraverso cui l’Assoluto cerca di indirizzare il nostro cammino. Rifiutare l’imprevisto corrisponde per me a rifiutare la vita stessa.

Pensate a Google Maps. Chi ricorda ancora il mondo prima di questa straordinaria applicazione sa quanti incontri e posti meravigliosi si sono manifestati a noi semplicemente sbagliando strada e perdendosi. A volte perdersi è lo strumento ideale per ritrovarsi o per trovare ciò che ci aspettava ma non stavamo cercando.

Così è successo per il mio incontro con Infinite Prospettive. Non ero perso ma di certo neanche alla ricerca di qualcosa.

Riesco a ripercorrere i passaggi che mi hanno reso partecipe di questo progetto ma devo dire che l’impressione è quella di essermici trovato dentro all’improvviso quasi senza accorgermene. Tutto è successo in 24h e due telefonate. Ho potuto incontrare in questo gruppo dei bei compagni di viaggio e professionisti con diversi percorsi di vita che si sono riuniti per condividere tra di loro e con chiunque voglia essere partecipe le loro esperienze.

Siamo all’inizio e non sappiamo come si svilupperà questo progetto senza pretese, lasciamo tutto lo spazio  possibile all’imprevisto, alle relazioni ed all’ascolto. Comunque per ora siamo li, utilizziamo quelle tecnologie che ad alcuni di noi non piacciono un granché cercando di usarle senza lasciarci usare.

Ieri sera ho fatto la mia prima diretta. Un’esperienza strana per me, parlare ad un pubblico invisibile e silenzioso. Non so come definire questa esperienza che si posiziona un po’ fuori dalla mia area di confort. Chissà se dovremo abituarci a questo…personalmente spero e credo di no, ci si nutre dell’incontro con gli altri individui guardandoli negli occhi ed ascoltandone la voce senza filtri, senza protezioni o barriere. Comunque ora siamo in ballo e questo strumento ci permette di raggiungere persone molto lontane che grande facilità. Non tutto il male vien per nuocere!

Utilizzo questo articolo per integrare gli argomenti trattati nella diretta di ieri sera.

Nel testo di racconti brevi  “Come il fiume che scorre” di Coelho, troviamo uno scritto intitolato “Manuale per scalare le montagne” qui l’autore elenca una serie di 12 suggerimenti rivolti a chi si accinga a scalare una montagna in senso fisico o simbolico. Quello che trovo più rilevante per questo momento è quello che dono almeno una volta a tutti i miei studenti:

Preparati a percorrere un km in più.

Prepararsi a percorrere un km in più è fondamentale per non essere scoraggiati dall’allontanamento improvviso della metà. In questo momento più che in altri vi invito a non fare programmi temporali per quanto riguarda il cambiamento dell’attuale condizione. L’arrivo potrebbe essere spostato più volte e se avrete dosato le vostre energie mentali fino a quell’ipotetica data potreste sentirvi sopraffatti da uno slittamento della medesima.

Abbandonatevi, come dicevamo ieri sera, alla bellezza a cui questo momento vi da accesso, alla vostra interiorità, alla lettura, a tutto quello che volete. Mettetevi in un a posizione comoda e restate lì, calmi a godervi lo spettacolo ma sempre pronti ad entrare in azione quando sarà il momento. Non con mollezza, non con ansia ma con una disciplinata e statica attenzione.

Insieme agli altri vi aspetto su Infinite Prospettive. Ogni idea considerazione o critica sarà ben accatta; una di tante, uniche, indispensabili, Infinite Prospettive.

Un abbraccio

Ivan

P.S. Tutte le dirette sono registrate e le potrete vedere in qualsiasi momento nella pagina Facebook Infinite Prospettive