Respiriamo il silenzio

silenzione

Oggi ho avuto l’opportunità di dedicare la mattina ad un’escursione in montagna. Sono salito abbastanza in alto verso Bolognola e ho lascito la macchina lungo la strada. Quando sono sceso e ho chiuso lo sportello sono stato subito folgorato dal silenzio. Solo il rumore del vento, leggero, raggiungeva il mio orecchio e questa assenza di suoni ha avuto un effetto inimmaginabile su di me. In un attimo la mia mente era vuota, come di fronte ad una visione ho sentito la mia persona scomparire in un annullamento assoluto.

Raggiunto un profondo vuoto, il silenzio ha iniziato a riempirmi, così che non ero più vuoto ma pieno di esso. L’aria era di cristallo e rifletteva i raggi di sole in infiniti luccichii. Per quasi tutto il tempo non ho pensato a nulla mentre sulla mia pelle si incontravano sole e vento e davanti ai miei occhi passavano le sfumature dei prati e le asprezze della roccia. Ero davvero solo, concentrato sui miei passi, senza prima ne dopo, solo ora.

Ringrazio per aver goduto del sentirmi parte di un respiro profondo che andava all’unisono, alberi, insetti, animali, piante; tutti eravamo musicisti della stessa orchestra. Spintomi fino alla vetta di un monte ho goduto di una spettacolare vista e nello scendere ho imparato che non bisogna salire troppo in alto se non si è sicuri di avere le forze di scendere in caso di necessità. Ho apprezzato la forza dei miei piedi e la durezza della Natura che mi ha sottoposto ad una prova che era tempo io superassi.

Perché vi dico questo? Perché vale la pena di prendersi del tempo, allontanarsi dalle strade e trovare un posto dove respirare il silenzio. Anzi…respirare insieme al silenzio.

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