Testimonianza: Laura Borgognoni

Mi chiamo Laura, ho quasi 30 anni e pratico sport da sempre. Ho iniziato da bambina con il nuoto agonistico e poi sono passata in età adolescenziale ad altre discipline completamente diverse: taekwondo, tessuti aerei e ora la Pole Sport .

Con i tessuti aerei ho iniziato ad avvertire i primi problemi a livello fisico: contratture, forti dolori muscolari, tensioni al collo… e ho cercato di rimediare affidandomi all’osteopatia. Sono andata avanti con i trattamenti osteopatici per almeno due anni e devo dire che mi trovavo bene fintanto che ho iniziato a non avere più sensazione di benessere, ovvero non ero più soddisfatta dei risultati a fine trattamento o comunque nei giorni a venire.

Finita la pratica dei tessuti, mi sono messa a praticare la Pole Sport con allenamenti ancora più pesanti ed intensi. Il mio corpo, in poco tempo, si è adattato ad un tipo di allenamento tipico della ginnastica artistica e devo dire che andava alla grande. Nessun problema. Ho registrato a livello fisico un aumento della forza in pochissimo tempo; la flessibilità, seppure con minor velocità rispetto alla forza, stava migliorando.

Tutto questo è durato diversi mesi, poi alcuni dolori sono iniziati a venir fuori e mi rendevo conto che dovevo fare qualcosa perché mi impedivano di allenarmi bene.

A causa di continue tensioni alla gamba che non mi davano tregua durante lo stretching, sono stata da un fisioterapista di molta fama. A primo impatto non mi è piaciuto molto, ha iniziato il trattamento: massaggi su massaggi alle gambe  mi davano dolore e non erano molto piacevoli; quando gli feci presente questa cosa, mi disse che era normale perché avevo delle contratture molto profonde. I giorni dopo la seduta avevo ancora più difficoltà nello stretching! Mi sentivo che la gamba destra continuava a tirarmi e la sensazione era davvero peggiorata! Durante lo stretching ero tornata indietro di parecchio e la cosa era davvero demoralizzante considerando che ci stavo lavorando già da un anno. Ero perciò alla ricerca di qualcuno che mi seguisse a livello fisico.

A suo tempo, il mio ex-ragazzo iniziò a ricevere delle sedute di Ortho-Bionomy® per cercare di gestire meglio i suoi attacchi di panico. Io non conoscevo questa disciplina e di fatto, mi misi a ridere quando mi disse il nome. E’ stato così che ho preso il primo appuntamento con Ivan per una seduta di Ortho-Bionomy® non sapendo minimamente di cosa si trattasse.
Sono oramai passati tre anni e la mia vita da allora ha subito un forte cambiamento: non solo dal punto di vista fisico, ma anche mentale.

Ricordo che la prima volta mi sono presentata da Ivan con questo forte dolore alla gamba destra e qualche doloretto qua e la per la schiena. Ero già pratica dei trattamenti osteopatici pertanto ho notato che il trattamento era diverso da altri che avevo ricevuto e mi era piaciuto. Mi aspettavo che lavorasse alla gamba, per capire il motivo per il quale mi tirasse così tanto. E invece mi ha trattato in maniera molto generale, della gamba non se ne era curato minimamente.

Mi allenai il giorno seguente e mi resi conto che il mio rendimento sportivo era migliorato. Mi sentivo bene, non avevo grossi dolori e riuscivo a “sentire il mio corpo” anche se il fastidio alla gamba era ancora presente. Probabilmente è stata questa sensazione che, insieme allo stato di benessere che provavo durante i trattamenti, mi ha fatta tornare.
Durante i primi trattamenti sentivo che il corpo migliorava di molto a livello di forza i giorni a seguire, ma io sentivo comunque la necessità di tornare. Questo bisogno, è andato a diminuire dopo circa un mese e mezzo, forse due mesi. Sentivo che il mio corpo non ne aveva più bisogno e che era in grado di “gestirsi da solo”. Il dolore alla gamba mi è passato definitivamente e non è più tornato.

Ho capito che a seguito di una seduta di Ortho-Bionomy® non devo aspettarmi niente, ma semplicemente dare tempo al mio corpo di assimilare ciò che gli veniva “detto”.

Se c’è una cosa che ho imparato, è ascoltare il mio corpo, i piccoli cambiamenti che avvengono, le sensazioni che provo e le variazioni circa le intensità di dolore che percepisco. Ho imparato a sentire la presenza di ogni singolo muscolo durante i movimenti di forza e/o movimenti di acrobatica al palo.

Ho avuto un aumento della flessibilità davvero grande, che non avrei mai creduto possibile a 30 anni. Arrivare a toccare le punte dei piedi sulla testa, ancora non ci credo, ma ci sono riuscita!

Mi sento di attribuire il merito di questo cambiamento all’incontro con l’Ortho-Bionomy® come paziente ed in seguito come studente del corso per diventare operatrice.

L’Ortho-Bionomy® mi ha insegnato che con un piccolo sforzo si possono ottenere grandi risultati e applicando questo concetto alla Pole Sport ho capito che “allenare” non significa saper far vedere una figura o un movimento, ma saperlo spiegare e saperlo far comprendere alle ragazze attraverso più vie.
Ora affronto le lezioni con una forza sempre nuova, anche se il mio corpo è stanco, la mia mente è sempre attiva e le ragazze percepiscono una grande energia che le stimola a dare il meglio.

Laura Borgognoni    

Atleta della nazionale ed Insegnante di Pole Sport Presso Pole & Art Academy 

 

Curriculum sportivo

Insieme nello studio di Jesi

2016  

5° classificata nel singolo ai campionati Italiani

2° classificata nel doppio ai campionati Italiani

5° classificata nel doppio ai Mondiali

2017

3° classificata nel singolo e nel doppio ai Campionati Italiani

5° classificata nel singolo agli  Campionati Europei

3° classificata nel doppio ai Campionati Italiani

2° classificata nel doppio ai Campionati Mondiali

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